Fattori che incidono sulla qualità del sonno: apnee notturne, mancanza di magnesio e cattiva alimentazione.

Avere un sonno di qualità migliora indubbiamente la vita delle persone. Tenendo presente che il sonno non è sempre uguale per l’intera durata della notte (c’è infatti la fase non-rem seguita dalla fase rem, quella dei sogni), è indispensabile trovare un equilibrio che permetta un riposo costante ed equilibrato in grado di non far sentire la stanchezza nell’arco di una giornata.

Ma quali sono i più comuni disturbi del sonno che incidono sulla qualità del riposo notturno?

Uno dei problemi principali riguarda il rumore. Non tutti forse sanno che anche quando si dorme, gli occhi, il cervello e gli altri organi non riposano e reagiscono ad ogni impulso esterno. Soprattutto gli adulti hanno una sensibilità diversa rispetto ai bambini, i quali possono fare affidamento su un sonno molto più profondo. Riuscire ad evitare, quindi, che in camera da letto possano filtrare rumori di ogni genere, aiuta senz’altro a trascorrere le ore notturne con grande serenità. In casi estremi, si possono sempre utilizzare dei tappi antirumore.

Tra le cause dei disturbi del sonno c’è anche la mancanza di magnesio nell’organismo, causata in genere da disturbi della tiroide, cattiva alimentazione o abuso di alcol, uso di diuretici. In questi casi, si fa più fatica ad addormentarsi, ma una volta trovato il sonno, questo diventa più pesante nelle prime ore della mattina, rendendo complicato il risveglio. La mancanza di magnesio rende il corpo meno energico e causa debolezza, sonnolenza, ansia e stress.

Anche una cattiva alimentazione rende il sonno notturno più tormentato. Cibi grassi, alcol e sostanze ricche di caffeina sono assolutamente sconsigliate nelle ore che precedono la notte. A cena è consigliato mangiare leggero e aspettare almeno due ore prima di coricarsi.

Oltre a mangiar sano, prima di abbandonarsi fra le braccia di Morfeo, è meglio evitare la luce artificiale di PC, tablet, smartphone e, se possibile, televisione. Disturba e tiene attivo oltremisura il cervello nel momento in cui, invece, avrebbe bisogno di relax.

La qualità del sonno è legata anche alla temperatura della propria camera da letto. Quella ideale, secondo gli studiosi, è tra i 18 e i 22 gradi. Quando fa eccessivamente caldo non si dorme o lo si fa male.

Nella categoria dei disturbi del sonno rientrano anche le cosiddette apnee notturne, e cioè le ripetute interruzioni dell’attività respiratoria durante la notte. Tra le cause vi è l’aumento di peso, il consumo di alcol, la dipendenza dal fumo e l’uso eccessivo di farmaci e tranquillanti. Chi soffre di questo genere di problemi, è sempre bene che si rivolga ad un medico per attivare uno specifico monitoraggio del sonno che controlli con attenzione il suo andamento. Una soluzione utile a individuare eventuali rimedi.

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