
Giornata Mondiale Contro il Fumo 2021: dati, rischi e prevenzione
Il “fumo uccide”, leggiamo spesso sui pacchetti di sigarette e tabacco. E non è una mera dicitura posta con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica, o meglio non solo. Il fumo uccide davvero!
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), infatti, sono 6 milioni i morti che ogni anno provoca il tabacco, rappresentando la seconda causa di morte nel mondo e la principale causa di morte evitabile. A peggiorare il grafico della situazione sono le stime riguardanti le morti di persone esposte al fumo passivo: circa 600.000.
Proprio a tal proposito, ogni 31 maggio ricorre la Giornata Mondiale Senza Tabacco indetta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per la prima volta nel 1988. Andiamo a scoprire insieme dati, rischi e l’importanza della prevenzione contro il fumo.
Indice dei contenuti
Giornata Mondiale Contro il Fumo: i dati dell’OMS
L’obiettivo della giornata è quello di sensibilizzare le persone, soprattutto i più giovani, sfatando alcuni miti sul tabacco per fornire le conoscenze e gli strumenti per fare scelte di vita salutari e non cedere alle lusinghe di prodotti gravemente nocivi per la salute.
Come abbiamo anticipato, sono circa 6 milioni i morti ogni anno provocati dal tabacco. Dati significativi sono inoltre quelli legati all’uso di tabacco come responsabile di cancro: si stima che il 25% di tutti i decessi per cancro a livello globale sono dovuti al fumo. La nicotina e prodotti del tabacco aumentano anche il rischio di malattie cardiovascolari e polmonari.
Secondo L’OMS, il fumo uccide una persona ogni sei secondi ed è a tutti gli effetti un’epidemia fra le peggiori mai affrontate a livello globale. Il totale dei decessi entro il 2030 potrebbe raggiungere quota 8 milioni all’anno e si stima che nel XXI secolo il tabagismo avrà causato fino a un miliardo di morti.
Il fumo in Italia: i dati
Secondo gli ultimi dati ISTAT, pubblicati dal Ministero della Salute Pubblica nel “Report Prevenzione e controllo tabagismo”, i fumatori in Italia sono poco meno di 10 milioni. I dati sono per la prima volta in leggera diminuzione, passando dal 19% al 18,4%. La fascia in cui è più diffusa la prevalenza di fumatori è quella che va tra i 20 e i 44 anni.
Si stima che siano attribuibili al fumo di tabacco in Italia dalle 90.000 alle 100.000 morti l’anno. Oltre il 25% di questi decessi è compreso tra i 35 ed i 65 anni di età.
Secondo i dati forniti dallo studio HBSC, coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) insieme all’Università di Torino, che coinvolge gli studenti di 11, 13 e 15 anni in tutte le Regioni italiane, la quota di ragazzi che dichiarano di aver fumato sigarette almeno un giorno negli ultimi 30 giorni aumenta sensibilmente con il progredire dell’età, sia nei ragazzi che nelle ragazze, con una marcata differenza di genere a 15 anni (24,8% nei ragazzi, 31,9% nelle ragazze).
Fumo e Covid-19: il quadro durante i mesi di lockdown
Secondo l’ultimo comunicato dell’ISS, “durante il lockdown sono diminuiti i fumatori di sigarette tradizionali, ma sono aumentati i consumatori di tabacco riscaldato e sigaretta elettronica, alto il numero anche di chi li ha provati per la prima volta proprio durante questo periodo. Tra i fumatori di sigarette tradizionali chi non è riuscito a smettere ha invece aumentato il numero di sigarette fumate”.
Secondo questi dati, inoltre, durante il lockdown la “prevalenza dei fumatori è passata dal 23,3% al 21,9%. 1,4 punti percentuali in meno che corrispondono ad una stima di circa 630 mila fumatori in meno (circa 334 mila uomini e 295 mila donne). Rispetto alle fasce d’età hanno cessato il consumo di sigarette circa 206 mila giovani tra 18-34 anni, 270 mila tra 35 e 54 anni e circa 150 mila tra 55 e 74 anni. Inoltre un altro 3,5% della popolazione pur non cessando completamente il consumo dei prodotti del tabacco ha diminuito la quantità consumata.”
Sensibilizzazione e prevenzione: le strade contro il fumo
Il 31 maggio 2021 nella Giornata Mondiale senza Tabacco, l’obiettivo è proprio quello di sensibilizzare attraverso convegni, video-racconti e testimonianze, continuando ad affermare l’importanza di mantenere una vita sana e abbandonare l’uso di prodotti gravemente nocivi per la salute.
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L’importanza della prevenzione si fa in questo caso ancora più importante per monitorare e tenere sotto osservazione costante i nostri valori. Infine, smettere di fumare riduce notevolmente i rischi di infarto cardiaco e ictus cerebrale, allunga la speranza di vita ed evita l’insorgenza e la predisposizione a malattie gravi.
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La moderna App Tholomeus®, nata grazie alla collaborazione tra tecnici e medici dell’azienda Biotechmed e dell’Istituto Italiano di Telemedicina diretto dal professor Omboni, ci aiuta a monitorare la pressione arteriosa e la funzionalità polmonare per prevenire ed evitare problemi cardiovascolari e malattie polmonari.
Infatti, grazie alle innovative e moderne tecnologie come la Telecardiologia e la Telespirometria, abbiamo la possibilità di essere costantemente in contatto con medici specialisti o con il nostro medico di cura per un’analisi dei dati e una diagnosi accurata e di alta qualità.
Smettere di fumare è un atto d’amore verso sé stessi, verso i propri figli, verso le persone più care. Fai una scelta di cuore, smetti di fumare!
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