
Insonnia e diabete: forte correlazione di rischio secondo un recente studio
Che esistesse una correlazione tra insonnia e diabete era già ampiamente noto alla comunità scientifica. Oggi arriva un ulteriore conferma da uno studio condotto dall’Università di Bristol, in cui emerge che curare l’insonnia potrebbe aiutare a prevenire il diabete.
Questo studio si aggiunge a quelli meno recenti sulla forte correlazione fra diabete e malattie cardiovascolari, delineando un quadro sempre più dettagliato e preciso su questa comune malattia.
Ma cosa ci dice lo studio nel dettaglio? E qual è la correlazione fra diabete e disturbi del sonno? Andiamo a scoprirlo insieme.
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QUAL È IL LEGAME FRA INSONNIA E GLICEMIA ALTA?
Lo studio, condotto dai ricercatori dell’Università di Bristol e pubblicato sulla rivista Diabetes Care, è unico nel suo genere. Infatti, è stato portato avanti per la prima volta con la “randomizzazione mendeliana” che “utilizza varianti genetiche come variabili strumentali per valutare gli effetti causali delle esposizioni sui risultati”. In parole povere, questa metodologia ha permesso di stabilire l’esistenza di una relazione di causa-effetto tra insonnia e glicemia alta.
Ma qual è l’unicità e la particolarità di questo studio e di questa metodologia? La particolarità è proprio quella che ha permesso ai ricercatori di affermare che è l’insonnia o, più genericamente, i disturbi del sonno che causano il diabete e non viceversa. Infatti, tutti i recenti studi non sono riusciti a capire con chiarezza chi provocava che cosa.
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Sicuramente c’è bisogno di analizzare ulteriori dati per capire ancora più nel dettaglio la correlazione tra insonnia e diabete, ma quella di oggi è già un’ottima base di partenza.
GLI EFFETTI DELL’INSONNIA SUL DIABETE: LO STUDIO NEL DETTAGLIO
Lo studio sugli effetti dell’insonnia sul diabete è stato condotto su un campione di 336.999 partecipanti con età media di 56,9 anni, di cui il 54% donne e 46% uomini. Tra i partecipanti il 4,6% aveva il diabete, lo 0,5% aveva una diagnosi di apnea notturna, il 28% ha riferito insonnia e il 3% sonnolenza diurna.
Questi dati sono stati confrontati con i dati genetici ricavabili dal DNA dei partecipanti, custoditi nella biobanca britannica. Ad emergere con forza dai risultati, è proprio il fatto che chi ha difficoltà ad addormentarsi è esposto maggiormente al rischio di sviluppare il diabete.
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Le stime ricavate dai risultati, ci spiegano i ricercatori, indicano che prevenire e curare efficacemente l’insonnia potrebbe ridurre in modo importante la glicemia con conseguente perdita di peso. Questo permetterebbe di contrastare in maniera preventiva l’insorgere di forme di diabete. È stato stimato che nel Regno Unito, secondo questo approccio, si potrebbero proteggere dal rischio di insorgenza del diabete fino a 27.300 adulti.
LA TELEMEDICINA COME STRUMENTO DI PREVENZIONE
Mantenere un corretto stile di vita e una sana alimentazione è il punto di partenza per ridurre il rischio di insorgenza di diabete. Per questo è fondamentale tenere monitorato costantemente il proprio peso corporeo e tenere sotto controllo il proprio profilo glucidico.
Proprio a tal fine noi di Biotechmed, grazie alla collaborazione tra tecnici e medici dell’azienda e dell’Istituto Italiano di Telemedicina diretto dal professor Omboni, abbiamo creato il servizio di Telemedicina Tholomeus®, una App in grado di telemonitorare i pazienti e facilitare lo screening e la gestione dei più comuni disturbi e patologie in modo semplice e veloce.
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