
La misurazione dell’ossigenazione del sangue ai tempi del COVID-19 – Parte 1
PARTE 1 – PRINCIPI GENERALI
Importanza dell’ossigeno per il nostro organismo
L’ossigeno è un elemento importante per la vita delle nostre cellule e quindi del nostro intero organismo.
L’ossigenazione cellulare è fondamentale per mantenere in funzione il metabolismo del corpo umano. Le cellule utilizzano l’ossigeno per bruciare i grassi e gli zuccheri all’interno di organelli (i mitocondri), al fine produrre calore ed energia. Questo processo è definito “respirazione cellulare”. Di conseguenza le cellule, per continuare a fornire energia all’organismo, hanno bisogno di un costante livello di ossigeno: un organismo a riposo ha bisogno di circa 250 ml (un quarto di litro) al minuto di ossigeno. Sotto sforzo questa quantità può arrivare a 3,5 litri al minuto.
Il nostro corpo cattura l’ossigeno dall’aria attraverso le vie respiratorie e i polmoni. L’ossigeno viene quindi trasportato ai tessuti e quindi alle cellule attraverso il sangue.
Come viene ossigenato il sangue
Con la respirazione, l’aria che inspiriamo, carica di ossigeno, entra nel nostro organismo attraversando le vie aeree (faringe, laringe, trachea e bronchi), fino a raggiungere i polmoni. Questi sono formati da una miriade di piccole unità, gli alveoli polmonari, circondati da grovigli di vasi sanguigni (capillari).
Lo scambio gassoso avviene tra l’aria nei polmoni e il sangue che circola tra un alveolo e l’altro. L’ossigeno contenuto nell’aria inspirata entra così nel circolo sanguigno, mentre l’anidride carbonica viene rilasciata negli alveoli e quindi espirata dai polmoni, ripercorrendo in senso inverso le vie respiratorie fino all’esterno del corpo. L’ossigeno viene catturato dal sangue grazie all’emoglobina, una proteina contenuta nei globuli rossi, con una struttura chimica adatta al legame con l’ossigeno. L’emoglobina permette quindi di trasportare e rilasciare l’ossigeno attraverso il sangue a tutti gli organi e i tessuti del corpo.
Importanza dell’ossigenazione del sangue e COVID-19
La malattia da nuovo coronavirus (la cosiddetta COVID-19, acronimo di COronaVIrusDisease) è tipicamente una malattia delle vie respiratorie. Il virus si diffonde principalmente attraverso le goccioline del respiro delle persone infette (cosiddette “droplets”). Se inalato si localizza in genere nelle prime vie aeree, ma può in seguito spostarsi nelle basse vie respiratorie e quindi arrivare ai polmoni. Un interessamento polmonare deve essere sospettato quando compare un’importante difficoltà respiratoria, affaticamento e tosse. In genere i sintomi e la malattia polmonare sono gestibili a domicilio con opportuno trattamento ed ossigenoterapia. Una polmonite interstiziale severa è stata riscontrata in un numero limitato di pazienti ospedalizzati per COVID-19 (circa il 10%).
Quando l’infezione coinvolge i polmoni e quindi gli alveoli polmonari, viene compromesso lo scambio gassoso tra aria e sangue, e viene compromessa l’ossigenazione del sangue. Questo determina un calo nella percentuale di ossigeno in grado di legarsi all’emoglobina, con conseguente diminuzione di apporto di ossigeno a organi e tessuti. In gergo si dice che si riduce la “saturazione” di ossigeno, cioè la quantità di emoglobina circolante a cui è legato l’ossigeno (detta anche SpO2).
Testo redatto dal team di Biotechmed con la consulenza medico scientifica degli esperti dell’Istituto Italiano di Telemedicina
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