
Telemedicina e tempestività degli interventi: la chiave per ridurre la mortalità negli infarti
140 mila persone, in Italia, vengono colpite da infarto ogni anno. Per loro ogni singolo minuto è prezioso.
È stato questo il tema trattato a Matera durante la presentazione della campagna di informazione e sensibilizzazione “Ogni minuto conta”, promossa da Il Cuore Siamo Noi – Fondazione Italiana Cuore e Circolazione Onlus, con il patrocinio della Società Italiana di Cardiologia (Sic).
Cosa dicono gli studi?
Ricerche evidenziano che nei casi d’infarto miocardico, per ogni 10 minuti di ritardo la mortalità si triplica per i pazienti che giungono in ospedale in condizioni davvero gravi (3 morti in più su 100 colpiti da infarto).
Da precedenti studi è sorto che non esiste un lasso di tempo che può stabilire quando un intervento sia tempestivo o tardivo. Ma è noto che le condizioni del soggetto colpito peggiorano in modo progressivo all’aumentare del ritardo del soccorso.
Ogni minima esitazione provoca una maggiore compromissione del muscolo cardiaco che, nell’ipotesi migliore, provocherà gravi conseguenze alla qualità della vita, nella peggiore il decesso.
Come riconoscere i sintomi e cosa fare.
Gli obbiettivi che si pone la campagna “Ogni minuto conta” sono:
- ottimizzare l’organizzazione dei soccorsi.
- educare i cittadini a riconoscere rapidamente i sintomi.
Tipicamente l’infarto si presenta con un dolore forte al centro del petto, sopraggiunto a riposo. In alcuni casi il dolore si estende al braccio sinistro o alla mandibola e si protrae per almeno 20 minuti. Possiamo essere ingannati però da sintomi meno evidenti come dolori addominali o nella parte posteriore del torace, tra le scapole.
I sanitari devono far accedere il paziente più velocemente possibile all’angioplastica, cosi da liberare l’arteria coronaria ostruita. È importantissimo che i mezzi di soccorso siano dotati di un elettrocardiografo e capaci, nel minor lasso di tempo, di trasferire il paziente in centri con una Emodinamica, evitando il Pronto Soccorso.
La telemedicina può essere d’aiuto.
Un ruolo importante, nelle prevenzione all’infarto e più in generale delle malattie cardiovascolari, viene ricoperto dalla Telemedicina. Grazie a servizi basati su Internet e sulle Reti Wireless si ha la possibilità di monitorare costantemente il proprio stato di salute cardiovascolare e quindi prevenire problemi cardiaci.
Frequenza cardiaca, aritmie, anomalie cardiache e altri parametri fisiologici possono essere monitorati tramite l’elettrocardiogramma (ECG) a riposo a 12 derivazioni o all’ECG Holter delle 24 ore, e valutati inoltrando gli esami effettuati a casa tua, mediante l’elettrocardiografo palmare, direttamente al tuo medico.
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