
Ipertensione arteriosa: un italiano su 3 soffre di pressione alta ma non lo sa
Molte persone soffrono di ipertensione arteriosa ma in realtà non lo sanno. Il cosiddetto “killer silenzioso”, infatti, non presenta alcun sintomo e può restare in silenzio anche per anni, fino a che non si presentano complicanze gravi.Eppure per riconoscere l’ipertensione arteriosa e prevenire i gravissimi danni che tale patologia potrebbe provocare, basterebbe semplicemente monitorare la pressione arteriosa .
Claudio Ferri, presidente della Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa (SIIA),afferma che, in Italia l’ipertensione interessa circa 16 milioni di persone e la maggior parte di esse hanno una scarsa consapevolezza sia dei valori ideali che la pressione arteriosa deve mantenere sia dei rischi che si corrono trascurando i valori pressori al di fuori della norma. Cosa ancora più grave, è che circa il 50% degli ipertesi non sa di esserlo.
Cos’è l’ipertensione e la pressione arteriosa
La pressione arteriosa è la forza con cui il sangue viene spinto nei vasi e nelle arterie dal cuore, attraverso le contrazioni. La pressione è“massima” o sistolica, nel momento in cui il cuore pompa il sangue e “minima” o diastolica quando il cuore si rilascia per riempirsi di sangue e prepararsi al battito successivo.
Di norma, la pressione arteriosa viene regolata autonomamente a seconda delle esigenze del nostro organismo. Tenderà, per esempio, ad aumentare nel caso in cui il nostro corpo è soggetto a sforzi maggiori e diminuire mentre dormiamo.
Si parla di ipertensione arteriosa quando la pressione arteriosa risulta essere più alta,rispetto ai valori considerati normali, in maniera costante. Il cuore e le arterie, in questo caso,sono sottoposti ad un continuo sovraccarico di lavoro e nel tempo potrebbero risentirne ed essere soggetti a danni irreparabili.
Quali danni può provocare la “pressione alta”
Gli organi che sono maggiormente a rischio sono quelli che, per il loro corretto funzionamento, hanno bisogno di un regolare e abbondante flusso di sangue come il cervello, il cuore e i reni. Le complicanze maggiori sono infatti:
- Scompenso cardiocircolatorio
- Infarto cardiaco
- Ictus cerebrale
- Fibrillazione atriale
- Nefropatia ipertensiva
- Aneurisma o rottura dell’aorta
- Retinopatia ipertensiva
- Demenza vascolare
Le cause dell’ipertensione arteriosa
Molti si chiedono quali siano le cause di una pressione alta. Per rispondere a tale quesito è necessario distinguere le varie tipologie di ipertensione arteriosa. La distinzione principale viene fatta tra ipertensione primaria e secondaria. Nel primo caso, il più comune,le cause vengono attribuite essenzialmente a componenti genetiche e fattori ambientali quali fumo, stress, sovrappeso , sedentarietà. Nel caso dell’ipertensione secondaria, invece,la causa che porta all’aumento della pressione è nota e può essere dovuta a tumori surrenali, malattie della tiroide, patologie vascolari, disfunzioni endocrine o abuso di farmaci con attività ipertensiva.
Quali sono i valori normali della pressione arteriosa e come misurarla correttamente
Dalle ultime ricerche sull’ipertensione arteriosa, effettuate dalla Società Europea di Cardiologia e dalla Società Europea dell’Ipertensione Arteriosa, i valori pressori considerati normali sono rimasti invariati. La pressione massima si considera “normale” quando i valori restano nel range tra 130 mm/Hg e 139 mm/Hg, e la minima tra 85 e 89 mm/Hg.
Se vengono registrati valori più elevati si deve intervenire nell’immediato.
Come affermato da Ferri, nel 90% dei casi, esclusi i casi di ipertensione secondaria, si sviluppa ipertensione in ragione di uno stile di vita scorretto.Bisognerebbe, dunque, avviare una campagna di sensibilizzazione nei confronti del problema dell’ipertensione arteriosa volta ad allertare e indirizzare la popolazione verso un miglioramento dello stile di vita.
Il consiglio di Massimo Volpe, direttore dell’unità operativa complessa di cardiologia all’ospedale Sant’Andrea di Roma, è quello di effettuare una misurazione all’anno a partire dai 18 anni d’età, per passare a misurazioni più frequenti nei soggetti più a rischio, ovvero chi ha familiarità, persone in forte sovrappeso, fumatori, sedentari e donne in menopausa, che non possono più contare sull’effetto protettivo degli estrogeni.
I valori registrati della pressione arteriosa potrebbero essere soggetti a delle oscillazioni quindi sarebbe opportuno effettuare più di una misurazione per conoscere il valore reale.
Per farsi un’idea della pressione arteriosa, bisogna effettuare più misurazioni nel corso della giornata per una settimana e annotare su un diario i valori registrati giornalmente. Le misurazioni possono essere fatte da un medico ma anche a casa grazie ai vari misuratori elettronici da braccio che oggi si trovano in commercio.
Come curare l’ipertensione
In primo luogo, per la cura dell’ipertensione arteriosa, bisogna focalizzarsi su un corretto stile di vita, anche se non sempre è sufficiente.
Quando l’ipertensione è conclamata è necessario ricorrere ad una terapia a base di farmaci impostata da un medico. Bisogna assumere i farmaci più appropriati, con costanza e regolarità, anche se, come afferma Ferri, l’aderenza terapeutica, nel paziente iperteso italiano è decisamente non buona.
Oggi, grazie ai numerosi studi in ambito scientifico e medico, aumenta la speranza di guarire da alcune forme di ipertensione secondaria grazie a tecniche chirurgiche particolari come la crio-ablazione. Questa procedura innovativa è stata praticata con successo, per la prima volta al mondo, dal Gruppo della clinica dell’ipertensione arteriosa dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Padova, su una donna affetta da un piccolissimo tumore secernente renina.
Per prevenire l’insorgenza di malattie gravi e per riconoscere in tempo l’ipertensione arteriosa, è importantissimo tenere sotto controllo in maniera costante i valori pressori.
Un costante monitoraggio della pressione arteriosa può essere effettuato presso farmacie o strutture convenzionate e reso immediatamente disponibile per il tuo medico grazie a Tholomeus . Potrai inoltre tenere un diario digitale con tutti di dati raccolti dalle misurazioni e visualizzare l’andamento dei valori in tempo reale.
Registrati gratuitamente su Tholomeus. Scarica l’APP e inserisci i tuoi valori.